E’ uscito il nuovo volume conclusivo del progetto, dalla ricerca su leggende e memoria orale una lettura antropologica, ma anche turistica, del territorio. 8 itinerari narrativi sulle orme della mappa dell’immaginario.
BOSCHI DI MEMORIE sull’Appennino
Itinerari narrativi in Val di Bisenzio tra reale e meraviglioso
Il libro è l’ultimo tassello del progetto di interesse regionale beneficiario di un contributo della Regione Toscana e nasce dalla volontà di lavorare in rete sul grande scrigno di memoria del Novecento offerto dall’ambiente boschivo e dai borghi montani del territorio appenninico della Val di Bisenzio e dei territori limitrofi del Monteferrato e la Val di Setta.
La Val di Bisenzio, collocata ai confini del Granducato e già in epoca antica terra di passaggio di uomini e idee, grazie anche alla presenza di scenari naturali aspri e di grande suggestione, ha maturato nel tempo un immaginario ricco e unico. La particolarità geostorica ha portato alla creazione di leggende e alla trasmissione di repertori favolistici universali ma contestualizzati in varianti legate alle foreste e alla macchia.
Nello stesso tempo i boschi della Val di Bisenzio sono stati nei secoli fortemente antropizzati e utilizzati come strumento di vita, lavoro, sostentamento di intere comunità, che poi hanno visto collassare questo legame ancestrale uomo/bosco con la distruzione a seguito della Linea Gotica e con l’abbandono nel Dopoguerra per il tramonto dell’agricoltura montana.
Il bosco può quindi diventare un archivio unico di memoria del Novecento dove “l’immaginario” e “il meraviglioso” (fonti orali su fiabe e leggende) si coniugano con il “quotidiano” e il “reale” (fonti orali e documenti archivistici su storia del lavoro e costruzione della Linea Gotica).
L’idea nasce dall’urgenza di fermare e preservare questo prezioso patrimonio di memoria volatile prima che scompaiano anche le voci degli ultimi cantori e narratori di fiabe popolari, di testimoni di saperi legati ai mestieri e al vissuto dei boschi (carbonaie, cannicciaie, mulini), di sopravvissuti alla distruzione dei borghi montani e delle foreste attraversate dalla Linea Gotica.
Il libro è un nuovo modo di “leggere il territorio” attraverso fiabe, leggende e testimonianze orali analizzate, contestualizzate e trasformate, grazie a 40 anni di ricerca, in percorsi trekking fra boschi, torri, rocche e sassi fatati. È una guida ai luoghi della meraviglia quella che la Fondazione Cdse, con la direttrice Alessia Cecconi insieme a Luisa Ciardi, pubblica grazie al progetto finanziato dall’assessorato alla Cultura della Regione Toscana “Boschi di memorie” e promosso dai Comuni della Val di Bisenzio.
“Un lavoro scrupoloso, ma fatto con amore e dedizione per il territorio e con l’aiuto, indispensabile, dei nostri anziani, voci narranti che ci conducono per sentieri e borghi”, ha aggiunto il presidente della Fondazione Cdse Giulio Bellini, mentre Maria Lucarini ha sottolineato che il volume “risponde a un bisogno preciso della comunità valorizzando ciò che di bello e semplice abbiamo in Val di Bisenzio”.
L’idea era quella di indagare sull’origine dei repertori di favole e leggende, sia quelle di tipo letterario a partire dalle fonti sul Beato Pietro di Montepiano e dalle favole cinquecentesche di Agnolo Firenzuola fino alle ricerche del letterato di Vernio Vittorio Ugo Fedeli, che quelle provenienti dalla memoria orale legate ai mestieri e agli usi del bosco, alle vie di percorrenza e alle migrazioni stagionali e ai luoghi importanti per la comunità. “Il Cdse possiede infatti 400 videoregistrazioni di testimonianze orali, raccolte in quarant’anni di ricerca, che sono state revisionate per evidenziare luoghi del mistero, fiabe e credenze, racconti fantastici – hanno spiegato le autrici – Ma abbiamo anche coinvolto una ventina di anziani nei giorni del lock down, anziani che ci hanno risposto subito, chi con video improvvisati con i nipoti, chi con racconti scritti a mano, e altre storie sono venute dai figli di testimoni ormai scomparsi”.
Dal confronto con documenti ed elementi storici e paesaggistici è scaturita una vera e propria mappa dell’immaginario, che percorre la Val di Bisenzio – rigorosamente a piedi – seguendo il filo dei luoghi. 8 itinerari narrativi, che corrispondono ad altrettanti capitoli della guida, dove al territorio e al tipo di leggende che vi sono nate si intrecciano i luoghi del reale e la loro storia e infine i percorsi consigliati, con itinerari per tutti, dalla passeggiata per famiglie all’escursione di venti chilometri, realizzati con la preziosa collaborazione di Legambiente Prato e del CAI di Prato.
Passo dopo passo, sentiero dopo sentiero, storia dopo storia i luoghi si popolano di personaggi, come il guerriero gallico divenuto pastore le cui malinconiche canzoni echeggiano ancora al “Sasso del Gallo” nei pressi di Cantagallo, o i terribili conti Alberti della Rocca di Cerbaia, più volte citati da Dante nella Commedia. E poi di animali come i lupi che discendono al Mulin dei Fossi di Vernio. E infine di fate che sul Monteferrato, fra Vaiano e Prato, seminano ballando il “lino delle fate” o abitano le grotte della Calvana e di terribili streghe che rapiscono i bambini.
Il libro “Boschi di memorie sull’Appennino” rappresenta la fase conclusiva del progetto iniziato nella primavera del 2020 e conclusosi a fine maggio 2021. Frutto di un impegnativo lavoro di squadra costruito sulla base di quarant’anni di studio, ha visto però sbocciare come fiori in mezzo al deserto del lock down dell’anno passato i 30 video di “Boschi di storie”, fra cui 5 più complessi, girati nei luoghi dei racconti con il percorso “Boschi di storie on tour”, e successivamente una serie di passeggiate estive, in completa sicurezza, dedicate ad alcuni dei luoghi più ricchi di suggestioni e racconti.
Da pochi giorni è partito intanto il calendario di Passeggiate e itinerari Primavera-Estate 2021 – “Alla scoperta della val di Bisenzio tra reale e meraviglioso”, ispirati ai percorsi proposti dal libro.
La guida sarà disponibile presso la sede del CAI Prato al prezzo agevolato di 20 € per i soci CAI e in tutti gli eventi dell’estate in Val di Bisenzio. Si troverà anche nelle librerie pratesi e alla Coop di Vernio e di Vaiano, oppure potrà essere richiesta direttamente alla Fondazione Cdse e ad Appennino Slow.