442 |
PASSERELLA S. LUCIA – CALENZANO, LOC. CARRAIA
Sentieri Dorsale della Calvana ed Accessi
Percorso
Prato, Passerella di S. Lucia (90 m; innesto sent. 401–428) – Ponte di Rio Buti (107 m; innesto sent. 440A) – Chiesa di S. Leonardo in Collina (280 m) – San Leonardo in Collina (289 m; innesto sent. 424) – Foce ai Cerri (654 m; incrocio sent. 420–444A) – Valibona (660 m; innesto sent. 440) – Vezzano (312 m; innesto sent. 442A) – Calenzano, loc. Carraia (105 m)
Dettagli
- Lunghezza: 13,6 km
- Dislivelli: + 600 m; – 600 m
- Tempi di percorrenza: A. h. 06,30 – R. h. 06,30
Descrizione
Dalla località Passerella di S. Lucia si procede verso il Quercetino di Prato e si prosegue per la strada asfaltata fino al Ponte di Rio Buti. Da qui senza attraversarlo si sale per la strada sterrata seguendo il percorso, si passa sul ponte di pietra e si sale in località Collina di San Leonardo, sullo sprone che si protende dal monte Cagnani, formando il fianco destro della pittoresca vallecola del rio Buti. Si trova un casale in posizione panoramica sul costone collinare da cui prende il nome (San Leonardo in Collina appunto), che fu «villa» della repubblica pratese. In questo dopoguerra è stato completamente abbandonato dai coloni che qui vivevano di una magrissima agricoltura, strappando alle pietraie lembi di terra per gli ulivi e i vigneti, ora inselvatichiti.
Gli edifici sono tutti di origine medievale, costruiti in pietra alberese, con porte e finestre ad archi ribassati. Degna di nota la chiesetta parrocchiale di San Leonardo, col portale romanico arcuato e il campaniletto a vela, aperto da una bifora che ha perduto la colonna centrale. Si sale sul Monte Cagnani (m. 759): «Sperone montuoso che da Prato si vede sorgere all’aprirsi della Val di Bisenzio, fra il picco del poggio delle Coste e la Retaia»: così lo presenta Emilio Bertini nella sua «Guida» (1881). Questa caratteristica formazione cupoliforme ha nelle quote più basse terrazzamenti coltivati e boschi cedui; le zone sommitali furono rimboschite a partire dal 1936 e sono tappezzate oggi da una fresca chioma di conifere di alto fusto, soprattutto pino nero austriaco.
Aggirata la cima di Monte Cagnani si raggiunge il passo fra le valli del fiume Bisenzio e del suo affluente Marina, denominato Foce ai Cerri, dove si innesta il sentiero n° 420 e si gode di un bel panorama aperto sulle due vallate e sulla scabra, suggestiva dorsale della Calvana. Da qui si prende in direzione sud, per raggiungere in breve Valibona, luogo importante per episodi legati alla lotta di resistenza e oggi sede di un museo alla memoria dei partigiani, intitolato a Lanciotto Ballerini, medaglia d’oro al valor militare. Il tracciato segue la strada che scende ripidamente verso il fondovalle del Marina, attraversando prima l’abitato di Vezzano, per poi raggiungere la località di Carraia, lungo la strada Barberinese.