N.B. CON IL PROVVEDIMENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 4 E 9 MARZO 2020 TUTTE LE ATTIVITA’ SEZIONALI SONO SOSPESE FINO A NUOVA COMUNICAZIONE (Leqqi qui…)
Anche quest’anno, in occasione della giornata mondiale dell’autismo, si svolgerà la quarta edizione del
Sentiero Blu
Nel progetto sono coinvolti gli ospiti della Fondazione Opera Santa Rita, ai quali durante il cammino si uniranno gli amici delle associazioni e degli enti locali del territorio attraversato. Il progetto nasce dalla convinzione che le differenze non allontanano ma creano nuove e inaspettate soluzioni per rispondere al desiderio di affermare un felice e rispettoso spazio da vivere e condividere insieme andando oltre i pregiudizi.
Partiremo da Prato il 24 Marzo, percorreremo la Via Medicea e alcune tappe della Via Francigena, per arrivare a Roma il 1 Aprile e concludere il 2 Aprile nuovamente a Prato, in occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo con lo spettacolo teatrale Out Is Me – “UnAnormalestoriAtipica” di Lorenzo Clemente, Francesco Gori e Yuri Tuci con la regia di Francesco Gori e le musiche di Claudio Brambilla e Marco Biagioli, prodotto da Collettivo “Casazoo” in collaborazione con Fonderia Cultart.
Le tappe del Sentiero Blu 2020
- Tappa n.1 – 24/03/2020: da Prato a Carmignano
- Tappa n. 2 – 25/03/2020: da Carmignano a Vinci
- Tappa n. 3 – 26/03/2020: da Vinci a Fucecchio
- Tappa n. 4 – 27/03/2020: da Monteriggioni a Siena
- Tappa n. 5 – 28/03/2020: da Siena a Ponte d’Arbia
- Tappa n. 6 – 29/03/2020: da Montefiascone a Viterbo
- Tappa n. 7 – 30/03/2020: da Viterbo a Vetralla
- Tappa n. 8 – 31/03/2020: da Vetralla a Roma
Per chi fosse interessato, invitiamo a prenotare la vostra partecipazione ad uno o più giorni o a tutto il periodo.
Potete seguire il Sentiero Blu alla pagina Facebook oppure sul sito del Sentiero Blu dove troverete le edizioni passate. Per qualsiasi informazione potete contattare il 393 9947062
“ Educare un’umanità capace di costruire un’identità per avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati. A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo. In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro. A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E’ un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco.”
Pier Paolo Pasolini