Il Comitato Scientifico Toscano “Fiorenzo Gei” nel 2019 ha avviato un progetto sulla Terapia Forestale; in considerazione della portata del progetto, questo è stato successivamente fatto proprio dal Comitato Scientifico Centrale ed esteso all’intero territorio nazionale, congiuntamente alla Commissione Centrale Medica e al CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale in Fitoterapia (CERFIT) presso AOU Careggi.
Uno dei risultati del progetto è stata la pubblicazione, il 16 dicembre 2020, del libro “Terapia Forestale”, liberamente scaricabile anche al seguente link: https://csc.cai.it/
Nel libro sono illustrate, tra l’altro, le basi scientifiche della Terapia Forestale e gli esiti delle sperimentazioni condotte, sia sulla caratterizzazione delle proprietà bioattive, quindi terapeutiche, dell’aria forestale, sia sulla verifica della funzionalità diretta sullo stato psicologico di quasi 200 partecipanti volontari, reclutati in massima parte da Sezioni del nostro Sodalizio. Oltre a Fai della Paganella in Trentino, i siti finora considerati e sperimentati tra Agosto e Ottobre 2020 sono stati Monte Duro (RE) con la splendida foresta di pino silvestre, l’area dell’Abetina Reale – Rifugio C. Battisti sull’alto Appennino Reggiano, la Foresta del Teso nell’area di Pian dei Termini con i Rifugi del Montanaro e Porta Franca, la Foresta Modello delle Montagne Fiorentine (San Godenzo FI), e un’area boschiva delle colline tra Empoli e Montespertoli. I risultati sono stati eccellenti, al livello e spesso superiori rispetto a quanto riportato nella letteratura scientifica.
Nel 2021 è stato incluso nella lista dei siti oggetto di qualificazione come Stazioni di Terapia Forestale anche il “nostro” Rifugio L. Pacini al Pian della Rasa, grazie allo splendido sito in cui si trova e a percorsi sicuramente vocati alla Terapia Forestale, in ragione della immediata accessibilità (sia con i mezzi dalla piana, sia a piedi da Via della Rasa), della qualità dei sentieri, delle pendenze particolarmente moderate, della quota che rende il sito praticabile per la maggior parte dell’anno, degli assetti forestali aperti e luminosi e delle specie – tra cui molte conifere (abeti bianchi) – particolarmente adatte alla funzionalità dell’aria forestale per la salute. La presenza del Rifugio presidiato e in posizione panoramica e sovrastante la foresta, e dell’ampia e suggestiva radura circostante, completano un quadro ideale, per di più adatto anche a esperienze di due giorni incluso pernottamento.